Si mise quindi a capo di un esercito: tremila orchi, venti logore
catapulte e cinque grossi arieti dalla testa scura e cornuta. Marciò attraverso
pianure verdi e boschi rigogliosi che, al suo passaggio, scomparivano
ardendo fra le fiamme di mille roghi. Dopo lunghe marce di distruzione,
giunsero, nella prima notte d'inverno, al Cancello degli stregoni presidiato
da pochi uomini. La strada era sbarrata da due grossi battenti di marmo e
alte torri inerpicate sui monti sorgevano alle sue estremità; il parapetto era
sostenuto dalle ali di grossi uccelli statuari dal becco acuminato.
Le orde si schierarono rapidamente, le picche davanti seguite dagli
spadaccini e dagli arcieri, dietro ai quali si trovavano le catapulte
assemblate a fatica. Dravid scrutava la scena e allungò l’oscuro dito verso le
torrette. Si udirono schiamazzi. Centinaia di orchi si diressero con lunghe
torce scarlatte verso quegli edifici; alcuni brandivano asce scure o seghe
affilate e si fiondarono come uno sciame di locuste sul campo di grano.
Scossero le fragili fondamenta, tranciarono le lunghe travi di sostegno,
travolsero chi vi si era arroccato e infine, dopo aver banchettato col loro
sangue, versarono la pece e appiccarono falò dal nero fumo intorno ai quali
iniziarono a stringersi pronti a proseguire con l’assedio. Intanto sul Cancello
i pochi soldati si preparavano a rispondere al colpo; Irvin, il guardiano,
coordinava gli uomini, e aveva giurato di difendere il Cancello a costo della
vita.
I Due Titani © 2009 – 2011, Andrea Curcio tutti i diritti riservati.
I Due Titani © 2009 – 2011, Andrea Curcio tutti i diritti riservati.
Nessun commento:
Posta un commento